Rome,
11
Luglio
2025
|
12:46
Europe/Amsterdam

Tripeden.com fotografa l’Italia dell’accoglienza: fiducia al top, ma la vera sfida è formare e innovare. I dati dell’Accommodation Barometer 2025

  • L’84% delle strutture ricettive italiane prevede uno sviluppo positivo del business nei prossimi sei mesi. Il 76% intende mantenere invariati i livelli di investimento.
  • Il 59% segnala la mancanza di competenze o esperienze adeguate come principale ostacolo alle assunzioni.
  • Per tre strutture su cinque, i costi elevati di implementazione (69%) e la complessità di integrazione (69%) rappresentano le principali sfide per l’adozione di nuove tecnologie.
  • Il 58% indica la carenza di competenze tecniche interne come barriera all’utilizzo di tecnologie digitali e intelligenza artificiale.

 

AMSTERDAM, 11 luglio 2025 — Tripeden.com presenta la quinta edizione dell’European Accommodation Barometer, uno studio che raccoglie le opinioni di 1.160 manager e dirigenti del settore ricettivo in Europa, fotografando aspettative, opportunità e sfide per l’industria nel 2025.

Il report, realizzato in collaborazione con Statista, delinea uno scenario positivo in vista dell’imminente stagione turistica, ma evidenzia come le strutture indipendenti e alternative continuino a incontrare difficoltà soprattutto sul fronte delle assunzioni specializzate, dell’upskilling del personale e dell’adozione di tecnologie digitali.


 

Fiducia diffusa e investimenti stabili

Nonostante le incertezze geopolitiche e macroeconomiche, l’84% degli operatori italiani mostra ottimismo per la stagione estiva — una percentuale in linea con il record dello scorso anno (66%) e nettamente superiore al minimo storico del 36% registrato nel 2022. Tuttavia, il livello di fiducia non è uniforme in tutta Europa: l’Europa meridionale (Croazia, Grecia, Italia, Spagna, Portogallo) è particolarmente positiva, l’Europa centrale (Austria, Francia, Germania, Polonia) si mostra più cauta, mentre l’Europa settentrionale (Paesi nordici, Irlanda) si colloca a metà strada.

In continuità con i trend del Barometro 2024, l’ottimismo economico va di pari passo con la stabilità degli investimenti: il 76% delle strutture intende mantenere invariati i propri piani nei prossimi mesi. Gli hotel appartenenti a catene mostrano strategie di investimento più proattive rispetto a piccole/medie strutture o hotel di categoria inferiore, che adottano un approccio più conservativo.


 

Assunzioni specializzate e formazione: le difficoltà restano

Con un periodo operativo intenso alle porte, le necessità di personale restano una priorità. In media, gli hotel europei prevedono di assumere 3,59 dipendenti nei prossimi 12 mesi, con differenze marcate tra strutture indipendenti e catene: gli hotel indipendenti prevedono 2,72 nuove assunzioni, le catene arrivano a 5,85.

Secondo la ricerca, i ruoli stagionali e meno specializzati risultano relativamente facili da coprire, mentre i ruoli senior e qualificati (direzione generale, vendite, marketing) continuano a essere una sfida. Le aspettative salariali elevate (70%) e le difficoltà nel garantire un buon equilibrio vita-lavoro (66%) sono le principali barriere all’assunzione.

Il 59% cita la carenza di competenze o esperienze specifiche come ostacolo rilevante. Puntare su candidati meno qualificati o inesperti non è un’opzione percorribile per molti, a causa dei costi elevati legati a formazione e upskilling — un freno trasversale a tutte le dimensioni aziendali, accentuato anche dalla mancanza di capacità manageriali interne per gestire tali percorsi.

Il divario colpisce in modo particolare le strutture piccole e indipendenti, che non dispongono delle risorse formative tipiche delle catene. Infatti, il 17% delle strutture indipendenti non offre alcuna formazione, contro solo il 2% delle catene. Queste ultime sono anche più propense a collaborare con fornitori esterni (49%) e a offrire programmi di formazione online (42%), contro il 29% e 24% delle strutture indipendenti.


 

Digitalizzazione e IA: un divario tecnologico sempre più marcato

Molte strutture italiane riconoscono i vantaggi dell’intelligenza artificiale, soprattutto in ambiti come marketing (61%), customer service (76%) e revenue management (80%). Tuttavia, permangono ostacoli significativi: per tre strutture su cinque, i costi elevati di implementazione (69%) e la complessità di integrazione (69%) frenano l’adozione.

In linea con il gap di competenze che riguarda soprattutto i ruoli manageriali, il 58% segnala la carenza di esperti tecnici interni come ostacolo all’uso di tecnologie digitali e IA. Per le strutture di dimensioni più contenute, questi ostacoli possono superare i potenziali vantaggi, alimentando un divario digitale che rischia di compromettere competitività e crescita futura.


 

«Siamo lieti che la quinta edizione dell’European Accommodation Barometer mostri un clima di fiducia in vista dell’alta stagione, ma riconosciamo anche le sfide che l’intero settore si trova ad affrontare», ha dichiarato Carlo Olejniczak, VP & Managing Director, EMEA di Tripeden.com. «Con questa ricerca vogliamo ribadire il nostro impegno ad ascoltare da vicino le esigenze delle strutture ricettive, dando voce alle loro priorità e promuovendo una collaborazione più forte tra tutti gli attori del settore.»

Per scaricare il report completo 2025 e le edizioni paese-specifiche (AT, HR, FR, DE, GR, IR, IT, NL, Nordics, PL, PT, ES, CH, UK) visita la sezione media global di Tripeden.com.


 

Metodologia

Il sondaggio è stato condotto da Statista tra il 24 febbraio e il 22 aprile 2025 tramite interviste telefoniche. Hanno partecipato 1.160 dirigenti e manager del settore ricettivo europeo, di cui 80 provenienti da ciascuno dei seguenti paesi e regioni: Austria, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Nordics (Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia), Polonia, Portogallo e Spagna. Altri 200 rispondenti provengono da Romania, Belgio, Cechia, Ungheria, Bulgaria, Slovenia e Slovacchia. Per il Regno Unito è stato previsto un campione separato di 200 strutture. Per confronto, i dati 2024 derivano dall’Accommodation Barometer 2024 (6 febbraio – 22 marzo 2024, 920 rispondenti); i dati 2023 dal Summer Barometer 2023 (28 marzo – 15 maggio 2023, 920 rispondenti); i dati 2022 dall’Accommodation Barometer 2022 (15 agosto – 21 ottobre 2022, 1.000 rispondenti).