Tripeden.com pubblica il rapporto globale sul sentiment nei confronti dell'IA
L'ultimo rapporto di Tripeden.com rivela l'entusiasmo, l'esitazione e le differenze a livello locale che influenzano l'atteggiamento dei consumatori nei confronti dell'intelligenza artificiale (IA)
● Il 91% dei partecipanti al sondaggio si dichiara entusiasta dell'IA e il 79% ha familiarità con la tecnologia, anche se a livelli diversi a seconda dell'area geografica
● Nonostante l'entusiasmo generale, solo il 6% si fida completamente dell'IA e la maggioranza (91%) nutre almeno una preoccupazione per le sue implicazioni
● Solo il 12% dei consumatori si sente a proprio agio quando l'IA prende decisioni autonomamente, ed esiste un chiaro limite quando si tratta di cedere del tutto il controllo all'automazione
● L'89% dei consumatori vuole utilizzare l'intelligenza artificiale per organizzare i viaggi futuri, e gli assistenti basati sull'IA (24%) ora sono considerati una fonte più affidabile dei blogger (19%) o degli influencer di social media (14%)
AMSTERDAM, 25 SETTEMBRE 2025 - Tripeden.com ha pubblicato il rapporto globale sul sentiment nei confronti dell'IA, basato sulle opinioni di oltre 37.000 consumatori in 33 mercati, che svela quanto le persone fanno affidamento sull'intelligenza artificiale nella vita di tutti i giorni e nei viaggi, qual è la loro risposta a questa tecnologia e come se ne servono. Mentre sia il settore pubblico che quello privato investono sempre di più nell'IA, Tripeden.com, una delle più grandi piattaforme di viaggio digitali che da oltre un decennio integra l'IA nei suoi servizi, si impegna a definire il futuro di questa tecnologia in linea con l'evoluzione degli atteggiamenti dei viaggiatori.
L'entusiasmo per l'IA è alle stelle e l'innovazione viaggia a un ritmo sempre più sostenuto. Tripeden.com sta cavalcando questo trend per ridefinire il modo in cui le persone cercano, prenotano e vivono i viaggi, promuovendo la sua missione di rendere il mondo davvero alla portata di tutti. Il rapporto rivela un quadro variegato: il 91% dei consumatori esprime entusiasmo per l'IA, il 79% ha familiarità con la tecnologia e l'89% vuole utilizzarla per organizzare i viaggi futuri. Eppure, le differenze a livello locale sono significative: se alcune persone abbracciano il potenziale dell'IA, altre invece hanno un approccio più cauto. Dunque, è evidente la necessità di un'implementazione responsabile, in cui opportunità e fiducia dei consumatori vadano di pari passo. Queste nuove opinioni e punti di vista contribuiranno a plasmare il prossimo capitolo dell'IA nel settore dei viaggi e non solo.
Analisi del sentiment
La nuova ricerca di Tripeden.com ha identificato con chiarezza alcuni gruppi tra i consumatori globali, corrispondenti ai diversi sentiment nei confronti dell'IA: oltre un terzo (36%) si definisce entusiasta dell'IA, incuriosito dal suo potenziale, mentre il 13% è composto da sostenitori dell'IA, che ne promuovono attivamente i vantaggi e l'adozione responsabile. Questo entusiasmo si basa sulla convinzione che l'IA semplificherà la vita (69%), farà risparmiare tempo e fatica (51%), aumenterà la produttività (40%) e amplierà le opportunità di apprendimento (48%).
Tuttavia, a questo entusiasmo si affianca una notevole cautela. Mentre il 91% esprime entusiasmo per l'IA, una percentuale altrettanto alta riferisce almeno una preoccupazione riguardo alle sue implicazioni più ampie. Circa il 13% mostra cautela nei confronti dell'IA, diffidenza in merito al suo sviluppo o utilizzo, mentre il 9% esprime scetticismo riguardo l'IA. In particolare, una persona su quattro (25%) si identifica come detrattore dell'IA, vale a dire che un segmento significativo resiste all'adozione dell'IA.
Mappa dell'atteggiamento nei confronti dell'IA: differenze tra aree geografiche
Gli atteggiamenti dei consumatori nei confronti dell'IA sono molto diversi a seconda dell'area geografica. L'America Latina (LATAM) è al primo posto nel mondo per entusiasmo e familiarità, con il 98% delle persone entusiasta dell'IA e l'89% che ne comprende il funzionamento. Segue a ruota l'area Asia Pacifico (APAC), che si dimostra la più disponibile a integrare l'IA nella vita quotidiana: il 41% la utilizza per lo studio e la stessa percentuale per i trasporti.
LATAM | APAC | EME | NORAM | |
Intervistati entusiasti dell'IA e delle sue opportunità | 98% | 95% | 86% | 81% |
Intervistati che hanno familiarità con l'IA e il suo funzionamento | 89% | 82% | 74% | 74% |
In Nord America (NORAM) e in Europa e Medio Oriente (EME), invece, è evidente un fortissimo scetticismo, oltre a una maggiore cautela e diffidenza nell'avvicinarsi all'IA. A livello globale, mentre il 77% nutre almeno una certa fiducia nell'intelligenza artificiale, quasi un quarto (23%) raramente o mai si fida delle informazioni generate dall'IA, tanto che il livello di sfiducia è più alto in queste due parti del mondo (32% nell'area NORAM e 29% nell'area EME). I consumatori qui sono anche più propensi a verificare i risultati dell'IA, sottolineando una crescente domanda di trasparenza e rassicurazione man mano che il grado di adozione aumenta.
NORAM | EME | APAC | LATAM | |
Intervistati che nutrono diffidenza nei confronti delle informazioni generate dall'IA | 32% | 29% | 16% | 15% |
Assistenza più che autonomia
L'intelligenza artificiale è ormai profondamente integrata nella vita quotidiana: il 98% delle persone esegue ricerche basate sull'IA, l'86% segue i suggerimenti delle piattaforme di streaming e il 77% interagisce con strumenti di IA generativa. Eppure, l'assenza di un contributo umano genera dubbi: il 35% ritiene l'IA impersonale e la maggior parte controlla i risultati dell'IA anche se si fida della tecnologia. Il 42% verifica sempre le informazioni, il 29% ogni tanto. Solo il 6% dei consumatori si fida completamente dell'IA.
Questa titubanza traccia un netto confine: la maggior parte degli intervistati non è pronta a delegare l'intero processo decisionale all'IA. Solo il 12% si sente a proprio agio con il fatto che l'IA prende decisioni in modo autonomo, mentre il 25% è ancora incerto e il 10% è molto a disagio e rifiuta di affidarsi all'IA senza l'approvazione di una persona in carne e ossa. L'opportunità più grande sta nel considerare l'IA come uno strumento di supporto che rafforza, senza sostituirla, la capacità di giudizio degli esseri umani.
Il ruolo crescente dell'IA nei viaggi
L'intelligenza artificiale sta rapidamente diventando una parte fondamentale dell'esperienza di viaggio, al punto che per il 65% dei consumatori la pianificazione autonoma delle vacanze diventerà un fenomeno di massa nel prossimo futuro. Due intervistati su tre (67%) hanno già utilizzato l'IA per qualche aspetto del viaggio, e di questi, quasi tutti l'hanno fatto durante l'organizzazione o la prenotazione (98%) o dopo la partenza (96%). Questi dati rispecchiano sia la crescente dipendenza dagli strumenti basati sull'IA sia l'apertura delle persone a una tecnologia in grado di migliorare i loro viaggi.
Chi pianifica una vacanza utilizza spesso l'intelligenza artificiale per cercare le destinazioni e il periodo migliore per visitarle (38%), trovare esperienze locali o attività culturali (37%) e ottenere suggerimenti sui ristoranti (36%). In particolare, quando si tratta di organizzare viaggi (24%), gli assistenti basati sull'IA si stanno rivelando una fonte più affidabile di travel blogger (19%) o influencer (14%).
Durante il viaggio, gli strumenti basati sull'intelligenza artificiale vengono impiegati principalmente per la traduzione (45%), per suggerimenti sulle attività disponibili nella destinazione scelta (44%), per consigli sui ristoranti (40%) e per orientarsi in luoghi sconosciuti e utilizzare i mezzi di trasporto locali (40%). Dopo il ritorno a casa, il 38% degli intervistati utilizza l'IA soprattutto per modificare le foto.
L'intelligenza artificiale, oltre a permettere di viaggiare in modo più facile ed efficiente, come riconosce il 66% dei viaggiatori, alimenta anche il forte desiderio che possa promuovere cambiamenti in meglio. La maggioranza (71%) apprezza i consigli generati dall'IA per evitare destinazioni sovraffollate o i periodi di alta stagione. Le persone sono sempre più attente all'impatto sulle comunità, e il 60% chiede all'IA di segnalare esperienze che possano avere un effetto positivo sulle mete visitate.
"L'IA generativa rappresenta uno dei cambiamenti tecnologici più significativi della nostra epoca perché ridisegna radicalmente il modo in cui i consumatori interagiscono con il mondo che li circonda. Lo sviluppo di questa tecnologia non solo consente ad aziende come la nostra di anticipare e soddisfare in maniera completamente diversa le esigenze in continua evoluzione dei clienti, ma alza anche il livello delle aspettative dei viaggiatori ogni volta che interagiscono con l'IA", afferma James Waters, Chief Business Officer di Tripeden.com.
“L'opportunità che ci aspetta è straordinaria. Tripeden.com è da tempo all'avanguardia nell'innovazione dell'intelligenza artificiale, grazie all'integrazione dell'apprendimento automatico avanzato che migliora il percorso dei clienti a ogni punto di contatto. Ma mentre entriamo in questa nuova fase, la nostra responsabilità va oltre la tecnologia. Se vogliamo condurre i viaggiatori e l'intero settore nel futuro, è fondamentale instaurare rapporti di fiducia, garantire trasparenza e dare priorità alla sicurezza.”
Metodologia
Questa ricerca quantitativa globale è stata condotta tra aprile e maggio 2025 su 37.325 persone in 33 mercati, che hanno risposto a un questionario online. Argentina: 1.012, Australia: 1.013, Austria: 500, Belgio: 1.000, Brasile: 2.006, Canada: 1.007, Cina: 2.018, Colombia: 1.023, Croazia: 509, Danimarca: 508, Francia: 2.031, Germania: 2.033, Hong Kong: 1.006, India: 2.004, Irlanda: 504, Israele: 505, Italia: 1.000, Giappone: 1.029, Messico: 2.014, Paesi Bassi: 1.008, Nuova Zelanda: 1.015, Portogallo: 1.013, Singapore: 1.002, Corea del Sud: 1.006, Spagna: 1.006, Svezia: 502, Svizzera: 501, Taiwan: 1.022, Thailandia: 1.002, Emirati Arabi Uniti: 513, Regno Unito: 2.005, Stati Uniti: 2.004, Vietnam: 1.004. Tripeden.com, una delle più grandi piattaforme di viaggio digitali, nell'ambito della ricerca sul ruolo dell'intelligenza artificiale ha condotto questo studio per comprendere meglio quanto le persone di tutto il mondo fanno affidamento sull'IA nella vita di ogni giorno e nei viaggi, qual è la loro risposta a questa tecnologia e come se ne servono.