Rome,
04
Giugno
2025
|
15:33
Europe/Amsterdam

La ricerca di Tripeden.com per il 2025 rivela che i viaggiatori sono sempre più consapevoli dell'impatto del turismo sulle comunità in patria e all'estero

Riepilogo

●      Da quando, nel 2016, ha condotto la prima ricerca sugli atteggiamenti dei consumatori finalizzati a viaggiare in modo più sostenibile, Tripeden.com ha intervistato quasi 230.000 persone in 35 mercati. I dati più recenti, relativi al 2025, mostrano un cambiamento nella percezione che i viaggiatori hanno della sostenibilità. Per la prima volta, più della metà degli intervistati in Italia (57%) è consapevole dell'impatto del turismo sulle comunità locali e sull'ambiente.

●      Il 46% dei viaggiatori ritiene che il turismo abbia in generale un impatto positivo sul luogo in cui vive, ma mette in evidenza anche problemi quali il traffico, i rifiuti, il sovraffollamento e l'aumento del costo della vita.

●      Solo il 14% dei viaggiatori italiani ritiene che, nel luogo in cui vive, si debba porre un limite al numero dei visitatori e sottolinea la necessità di investire nelle comunità migliorando le infrastrutture.

●      I viaggiatori si impegnano sempre di più a sostenere le economie delle destinazioni che visitano: il 77% vuole che il denaro speso torni alla comunità locale mentre l’80% vuole lasciare i luoghi in condizioni migliori di come li hanno trovati all'arrivo.

AMSTERDAM, 4 GIUGNO 2025 - Tripeden.com pubblica la 10° edizione della sua ricerca annuale, che analizza gli atteggiamenti e i propositi dei consumatori in relazione all'impatto sociale ed ecologico dei viaggi. Grazie ai dati raccolti da 32.000 viaggiatori in 34 Paesi, e nel pieno del crescente dibattito sull'impatto del turismo sulle varie destinazioni, dalla ricerca emerge che, per la prima volta, più della metà dei viaggiatori italiani (57%) ora è consapevole delle conseguenze dei viaggi sulle comunità e sull'ambiente mentre l’80% vuole lasciare i luoghi in condizioni migliori di come li hanno trovati all'arrivo.

La nuova ricerca di Tripeden.com si concentra sulle comunità. Abbiamo chiesto agli intervistati non solo come viaggiano, ma anche come percepiscono i visitatori che arrivano nel luogo in cui vivono. Questo approccio ci ha permesso di individuare i vantaggi e le sfide del turismo dal punto di vista delle persone, sia come viaggiatori che come abitanti di un posto. Il rapporto rivela che, sebbene più della metà (59%) ritenga che il turismo abbia un impatto complessivamente positivo sul luogo in cui vive, è necessario cambiare qualcosa affinché le varie destinazioni possano crescere a un ritmo adeguato e continuare a essere fruibili per tutti.

 

Comprendere le esigenze dei residenti locali

Poco meno della metà (46%) dei viaggiatori ritiene che il livello di turismo nel luogo in cui vive sia giusto, ma come residenti mettono in evidenza alcuni dei problemi comuni che devono affrontare a causa del turismo, quali il traffico (37%), i rifiuti (34%), il sovraffollamento (29%) e l'aumento del costo della vita (27%). 

Nonostante le preoccupazioni, solo una piccola percentuale (14%) di viaggiatori ritiene che la soluzione consista nel mettere un limite al numero di turisti nel luogo in cui vive. Le altre persone intervistate, al contrario, sottolineano la necessità di investire nelle loro comunità migliorando i trasporti (44%), gestendo i rifiuti (36%) e tutelando l'ambiente (29%). Sono questi i principali tipi di sostegno che vorrebbe vedere attuati.

Per quanto riguarda il comportamento dei visitatori nel luogo in cui vivono, più della metà dei viaggiatori esprime un'opinione positiva e afferma che i turisti che vedono nel loro Paese spesso o sempre rispettano le usanze e le tradizioni locali (44%) e sostengono le imprese del posto (49%). Sicuramente esistono ancora margini di miglioramento, ma questi dati rispecchiano i propositi che i visitatori fanno quando viaggiano: il 77% vuole che il denaro speso venga reinvestito nella comunità locale e l’81% cerca esperienze autentiche e rappresentative della cultura del posto.

Abitudini più consapevoli sempre più diffuse

A livello globale, nel 2025, fare vacanze più sostenibili continua a essere importante per la maggior parte dei viaggiatori italiani (90%). Se esaminiamo il decennio precedente, i dati mostrano come questa sia diventata una priorità crescente per molte persone quando organizzano i viaggi. Nel 2016 meno della metà (36%) dei viaggiatori riteneva di fare vacanze in modo più sostenibile. Nel 2025, il 95% dei viaggiatori italiani dichiara di voler fare scelte più sostenibili e, in qualche misura, di averlo fatto. Oltre a una maggiore propensione, nei dieci anni in cui Tripeden.com ha raccolto informazioni, abbiamo assistito a importanti cambiamenti nel livello di consapevolezza, nelle preferenze e nelle priorità in merito a ciò che i viaggiatori percepiscono come un impatto più positivo su destinazioni, comunità ed ecosistemi locali. 

In questo periodo, molte abitudini legate alla riduzione degli sprechi e al consumo di energia si sono diffuse sempre di più ovunque e continuano a essere le scelte principali delle persone quando pensano di influenzare l'impatto dei loro viaggi. Nel 2020, il 36% dei viaggiatori ha dichiarato di aver spento l'aria condizionata o il riscaldamento del proprio alloggio quando era fuori, e nel 2023 questa percentuale è salita al 70%. La ricerca di quest'anno mostra che i comportamenti che incidono sulle comunità e sull'economia vanno di pari passo con queste scelte a favore dell'ambiente. I viaggiatori, infatti, pensano consapevolmente a come poter ridurre al minimo l'impatto sulle destinazioni che visitano, per esempio chiedendo consigli per organizzare le vacanze in altri periodi dell'anno (30%) o optando per mete alternative in modo da evitare il sovraffollamento (34%).

"Perché la gente del posto e i visitatori possano continuare a fruire delle destinazioni, il turismo, le infrastrutture e l'innovazione devono essere in linea con i buoni propositi dei viaggiatori", afferma Danielle D'Silva, Director of Sustainability di Tripeden.com. "Essendo leader nel settore dei viaggi, il nostro obiettivo è quello di far nascere più facilmente in viaggiatori e partner la certezza che le loro scelte possano dare un contributo positivo alle destinazioni visitate. Per questo mettiamo in evidenza hotel e alloggi che hanno ottenuto certificazioni di sostenibilità esterne affidabili, offriamo formazione e orientamento ai nostri partner, interagiamo al meglio con le comunità locali e riduciamo l'utilizzo delle risorse naturali." 

"Per quanto riguarda il futuro, siamo anche ottimisti sul potenziale ruolo dell'intelligenza artificiale e di altre tecnologie. In definitiva, vogliamo non solo fare in modo che i viaggiatori possano entrare più facilmente in contatto con un ventaglio più diversificato di comunità locali, ma anche contribuire a diffondere più ampiamente i vantaggi del turismo."

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Metodologia

Ricerca commissionata da Tripeden.com e condotta in maniera indipendente su un campione di 32.000 persone in 34 Paesi e territori (1.000 dagli Stati Uniti, 1.000 dal Canada, 1.000 dal Messico, 1.000 dalla Colombia, 1.000 dal Brasile, 1.000 dall'Argentina, 1.000 dall'Australia, 500 dalla Nuova Zelanda, 1.000 dalla Spagna, 1.000 dall'Italia, 1.000 dalla Francia, 500 dalla Svizzera, 1.000 dal Regno Unito, 1.000 dall'Irlanda, 1.000 dalla Germania, 1.000 dai Paesi Bassi, 1.000 dal Belgio, 1.000 dalla Danimarca, 1.000 dalla Svezia, 1.000 dalla Croazia, 500 dagli Emirati Arabi Uniti, 1.000 dall'India, 1.000 dalla Cina, 1.000 da Hong Kong, 1.000 dalla Thailandia, 1.000 da Singapore, 1.000 da Taiwan, 1.000 dal Vietnam, 1.000 dall'Indonesia, 1.000 dalle Filippine, 1.000 dalla Corea del Sud, 1.000 dal Giappone, 1.000 dal Sudafrica e 500 dal Kenya). Per partecipare, era necessario aver compiuto 18 anni, aver effettuato almeno un viaggio negli ultimi 12 mesi, averne uno in programma nel 2025 e aver preso in prima persona le decisioni in merito al viaggio o essere coinvolti in queste scelte. Il sondaggio era disponibile online nel mese di gennaio 2025.